28 settembre 2010

Parla come mangi!


E la lingua? Beh ragazzi, lo confesso, il norvegese in quattro mesi non l'ho proprio imparato e ciò mi rattrista perché la conoscenza della lingua locale mi avrebbe permesso di capirne meglio la cultura. 

A riguardo sono curioso, sapete. Per esempio, i norvegesi dicono abitualmente parolacce quando parlano? E che significato avranno le loro esclamazioni? Diranno alce bastardo o porco salmone? O per la neve di Odino? Chissà, questo per me rimarrà un mistero.

Come poco ho scoperto sul loro senso dell'umorismo. Credo sia abbastanza simile a quello britannico, velato e sarcastico. Però lavorando otto ore al giorno in bosco, abitando in un'area disabitata e avendo la possibilità di esprimermi in inglese con le poche persone con cui sono in contatto, beh avete capito è molto difficile. E la conoscenza linguistica è importante se si vuole vivere in Norvegia. Il novanta percento dei lavori offerti, ovvero quelli che per qualsiasi ragione devi rivolgerti ad un altro essere umano, ha come requisito base la conoscenza linguistica.

Se ci pensate questa è una regola generale del mondo.

E come si impara il norvegese? In Italia credo ci siano dei corsi però solo a Roma e a Milano, credo per mancanza di insegnanti norvegesi (se sono pochi in patria immaginate nel resto del mondo). Esistono in commercio dei vocabolari e dei frasari da viaggio e questi possono apportare un piccolo aiuto nella vita quotidiana specie per imparare le frasi di cortesia, i saluti e la maniera di presentarsi. 

Questo è proprio il minimo. 

Non facciamo come quei volontari statunitensi che, con moderato piacere, ho incontrato in Italia. Dopo tre mesi di permanenza e di relativo corso di italiano tornavano in patria salutando in inglese: Good bye!

No, in Norvegia si saluta e si ringrazia in norvegese. Almeno questo piccolo gesto di rispetto lo dobbiamo.
Leggendo vari blog e forum sparsi nella rete ho appreso che gli studenti erasmus possono beneficiare di corsi di lingua all'interno dell'università. Anche i lavoratori stranieri sono invitati ad imparare il norvegese e i comuni organizzano periodici corsi di alfabetizzazione a prezzi convenienti.

Dai blog scritti dagli italiani che vivono stabilmente in Norvegia si evince che seguendo con impegno il corso e sforzandosi di parlare il più possibile già in un anno si ottengono risultati apprezzabili. Poi si perfeziona il vocabolario e l'accento.

A questo punto la Norvegia ti si presenterà a nudo nel bene e nel male e ne potrai parlare in maniera autorevole.

Come è il suono della lingua norvegese? E' un po' difficile da descrivere. Sembra tedesco, però molto più dolce. A sentirlo non risulta armonico come una lingua latina con la giusta alternanza fra consonanti e vocali. Per orecchi poco allenati come il mio ci sono parole che sembrano terminare con tre consonanti di fila. Certe parole risuonano un po' come uno yodel svizzero. I norvegesi parlano generalmente a voce bassa, senza gesticolare. Durante il loro discorrere a volte sembra quasi che sospirino, che parlino aspirando l'aria. 

Per esempio “Ja” vuol dire “sì”e si pronuncia come fosse tedesco però inspirando. Provate. Questo è un suono in norvegese.

Per chi volesse studiare qualche frase base può usare questo podcast (in inlgese) che si chiama One minute norwegian. E' fatto bene. 

Altrimenti ci si può godere le lezioni questo simpatico insegnante locale al quale spero gli sia conferito un riconoscimento per il suo lavoro. Anche voi, mi raccomando fategli i complimenti.(Clicca per assistere alle lezioni)

Un po' di alfabeto



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