21 giugno 2010

Forestry Fashon


Chiudete gli occhi ed immaginate un boscaiolo professionista. Concentratevi sul suo abbigliamento.

Se intuisco la vostra idea è così conciato: scarponi di cuoio, calze di lana, pantaloni di fustagno, camicia di flanella con le maniche arrotolate, cappellino di lana.

Scusate il trabocchetto ma se lo immaginate così siete decisamente fuori strada. E' come se un moderno senatore entrasse in parlamento con la toga e le scarpe rosse.
E' vero, è vero girando per le montagne o per le campagne si incontrano persone che lavorano con la motosega vestite così ma in genere non si tratta di professionisti, è semplicemente gente che sta aspettando il proprio incidente e lo vuole grandioso, roba da cronaca nera. Gente del vecchio stampo che se gli porgi un paio di guanti da lavoro ti guardano storto, quasi volessi mettere in dubbio la loro virilità figuriamoci se parli di pantaloni antitaglio o di elmetto protettivo.



Questi “accessori” si chiamano dispositivi di protezione individuale (DPI), sono obbligatori per legge qui in Norvegia e anche in Italia, se non li si usa l'assicurazione non paga. Se il datore di lavoro non li mette a disposizione è come se vi affidasse un'auto senza cinture di sicurezza.
In caso di incidente fanno la differenza. Beh, non fraintendete, se da maldestri vi colpite la gamba con la catena tagliente della motosega che a regime viaggia ad 80 km/h i dpi non faranno nulla per impedirlo.
I danni alla vostra gamba però cambiano se siete in braghette corte o se indossate i pantaloni anti taglio.

Vi rivelerò i dettagli della mia vestizione. Su una base costituita da un paio di calzini di spugna (quelli da 7 euro per cinque paia), un pantalone da giardiniere e una maglietta (inneggianti temi socio - politici come “Festa dei Popoli”, “Free Tibet” o “Libera”) aggiungo:

Un paio di calze tecniche da escursione (da 20 euro) lunghe fino al ginocchio. Questo mi permette di evitare abrasioni della pelle dovute allo sfregamento con lo stivale

La salopette antitaglio. Assomiglia alle vecchie tute da sci imbottite. Di fatto il davanti è imbottita con una specie di lana di vetro. Se ti tagli, le fibre “intasano” la motosega e ti salvi la gamba. E' inutile dire che è un capo molto ingombrante e pesante.

Stivali. Sono stivali da lavoro antinfortunistici. Sono rinforzati in punta così se accidentalmente ti cade un albero sui piedi eviti di trasformarli in hamburger. In magazzino ne avevano due paia. Uno paio un po' stretto e l'altro un po' grande. Prima ho preso quelli un po' stretti perché non volevo ballarci dentro. Dopo tre ore di lavoro ho realizzato che è meglio ballare dentro un paio di stivali che avere le dita ad uncino.

Giacchetta. E' fatta di un nylon speciale che traspira. Serve principalmente per non sporcarsi e per evitare abrasioni alle braccia. Se ci pensate anche se vi sfregate su una corteccia con un braccio nudo rischiate di graffiarvi.

Imbraco. Serve per appendere il decespugliatore forestale al fianco in maniera da distribuire il peso alle spalle e alla cintura. All'imbraco, fissato a mo' di baionetta c'è il limino di affilatura con la dima.

Elmetto forestale. L'elmetto forestale è un normale elmetto da cantiere al quale sono fissate una visiera di maglia metallica, le cuffie (od otoprotettori) e, dietro, c'è un pezzo di plastica estraibile per impedire alla pioggia di infiltrarsi nel collo. Se usate questa protezione assomiglierete ad un soldato della Legione Straniera. Il mio è un elmetto de luxe perché nelle cuffie è incorporata una radio.

Guanti. Normali guanti da lavoro.

Se piove bisogna aggiungerci anche l'impermeabile. Bello, traspirante. L'ho comprato 10 anni fa e non mi ha mai tradito.

Così conciato sono pronto per il bosco. Dico “Ciao collega” ai palombari.
Però mi sento figo e professionale. Pantaloni e giacca sono neri con la scritta “Jonsered”. La giacca mi fa le spalle più larghe di cinque centimetri e le braghe nascondono la magrezza delle mie gambe. Peccato che non ci sia nessuno a vedermi.
Fa rumore un albero che cade in una foresta?
E' figo un boscaiolo che lavora solo nella foresta?

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