24 giugno 2010

A tavola!

Avete conosciuto un “mammocentrico”? Un mammocentrico è una persona che definisce “normali” solo le sue abitudini e quelle della sua famiglia. Riguardo il cibo tutto ciò che si discosta dalla cucina della mamma non è buono.



Se te li porti in giro sono delle palle al piede perché il mondo ignora le loro abitudini. E loro frignano e frignano alla ricerca disperata dei sapori del loro nido.
All'interno di questo blog ogni tanto cercherò di scuotere i mammocentrici e tutti quelli sotto gli ottant'anni hanno l'illusione di raccogliere la verità assoluta e hanno chiuso le porte al mondo.


In generale riguardo al mangiare sono convinto che ogni nazione, regione, città, villaggio, famiglia possa offrirti allo stesso tempo piatti gustosi e schifezze.


Italia inclusa anche se è obiettivamente è una delle nazioni che possiede una solida cultura gastronomica sia per qualità, sia per varietà di piatti e bevande.


Nel mondo siamo rinomati per pasta, pizza e ravioli però il grande pubblico difficilmente chiederà il bis per carne di cavallo (immaginati la reazione di un inglese), coniglio (alcuni lo considerano troppo simile al topo), rane, lumache, formaggio sardo con i vermi, grappa bianca, polenta, cotechino, mostarda, caffè espresso, salsa pearà (spiega come è fatta nella sua ricetta originale).


Il nostro gradimento di una pietanza dipende sostanzialmente dall'abilità del cuoco e della nostra abitudine ad un sapore.


Se all'estero ci approcciassimo al cibo come senza fare confronti potremmo scoprire piatti che inaspettatamente ci piacciono, diversamente tutto ci farà schifo.


Qui la gioventù si nutre di hamburger e bibite gasate consumati in fretta seduti sul divano consultando facebook o guardando la televisione.


Io fortunatamente vivo presso una famiglia che ha abitudini più tradizionali. Durante la settimana più o meno si mangia così:

Colazione: La mattina quando ci si alza. Notiziario alla radio e giornale locale. Odore di caffè. Si beve caffè lungo (non dà la carica come il nostro espresso però scalda), aggiungendo, se si vuole, del latte o della panna da caffè. Si mangiano fette di pane imburrate accompagnandole a scelta con formaggio, salume, marmellata, paté di fegato, crema. Si può bere latte freddo e succo di frutta. Frutta fresca per chi lo desidera.

Pranzo: Dalle 12.30 a 14.00 dipendendo dalle abitudini. In genere è piuttosto semplice. Fette di pane imburrate con formaggi e salume. Frutta.

Cena: Dalle 17.30 a 18.30 dipendendo dalle abitudini. Di solito si cucina un qualcosa di caldo. Pesce (di solito salmone) o carne con verdure crude o cotte. Alcune famiglie mangiano il porrige che è una specie di crema di cereali con un sughetto dolce. A me però non piace tanto, ha un sapore molto forte.

Spuntino: verso le 21.30 ci si fa uno spuntino con qualcosa di stuzzicante trovato in frigo.

Vi aggiornerò su eventuali piatti tipici che avrò la fortuna di assaggiare.

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